i protagonisti
Social CH Forum
Cliccando su questo link, potrete vedere l’intervista a Selena Pellegrini al Social CH Forum a Milano
http://www.youtube.com/watch?v=Z0qAP073IxU&feature=youtu.be
10 buone ragioni per fare e commerce di eccellenza.
Idee, e-commerce, aneddoti. Un post di Selena Pellegrini
Un aperitivo in compagnia di Giovanni Cianferoni
Parola di Giovanni Cappellotto www.giovannicappellotto.it
Ecco come bisognerebbe fare un e commerce veramente social secondo GIOVANNI CAPPELLOTTO.
Il commercio è sempre stato sociale. L’acquisto di beni e servizi nel mondo reale è una forma diintrattenimento sociale e da sempre ci rivolgiamo alle persone che conosciamo per avere consigli sui prodotti e sui servizi. Questa dimensione sociale invece non si riflette ancora abbastanza nell’esperienza di ricerca sui siti di ecommerce online.
Il fenomeno che sta succedendo è che le tecnologie sociali irrompono nel commercio online, come è già successo nel gioco, nella musica e nelle notizie.
1 – Rendere più “televisiva” la partecipazione degli utenti?
Gli utenti si incontrano e si sintonizzano su Facebook per divertirsi e per scoprire qualcosa. Il principio fondamentale sembra essere la serendipty: cerco una cosa e ne trovo un’altra, in un movimento del tutto casuale. Le esperienze di commercio oggi sono invece fortemente guidate dalla ricerca:infatti parliamo sempre di intento del visitatore e scopo della pagina.
eBay ed Amazon sono luoghi perfetti per per comperare qualcosa, ma bisogna già essere nella piazza del mercato, ed oggi sono insufficienti per chi vuole navigare in modo casuale per divertirsi.
La situazione è tale che sembra necessario aggiungere un livello superiore all’immagine dell’imbuto di navigazione, che è l’immagine ormai consolidata del movimento che dovrebbe trasformare i visitatori in clienti. E questa parte superiore dell’imbuto è formata sia dalla ricerca che dalla navigazione casuale, alimentata dalla serendipty.
Questo nuovo livello impatta con tutta probabilità la stessa presentazione dei prodotti.
2 – Al di là degli amici.
L’esperienza sociale su Facebook è definita dagli amici. Il comportamento del consumatore è però anche informato da cerchie più ampie e diverse degli amici. Cerchie che si basano sulla fiducia in caso di acquisti di alcuni prodotti, cerchie che si basano sulla competenza in caso di altri acquisti. Un conto è comperare un oggetto di uso comune, un conto è acquistare un’auto o un bene che comporti una spesa ben superiore. La stessa percezione del valore del bene, o della sua esclusività, può essere condizionata da cerchie di competenza o di appartenenza diversa.
Per essere pienamente coinvolti nel commercio sociale occorre qualcosa di più del solografo di Facebook, come altre persone che condividono una particolare passione. Serve anche un Social CRM per conoscere le comunità di clienti al di là degli utenti e degli amici degli utenti. Bisognerebbe personalizzare una esperienza sociale basata non solo sul profilo di un utente, ma anche su quello che fa la comunità degli utenti.
3 – Footprint nativo su Facebook.
Avere un footprint nativo su Facebook – un negozio che chiude la vendita su Facebook senza riportati nel tuo ecommerce – è critico per almeno due ragioni.
- Per ottenere buoni risultati è necessari che gli utenti siano impegnati nel newsfeed di Facebook, perché gli utenti sono già in un contesto sociale.
- E’ difficile integrare in modo aggressivo l’esperienza sociale in un tradizionale sito di e-commerce che è costruito e sintonizzato per convertire gli utenti all’interno di una esperienza guidata dalla ricerca. E’ più facile innovare con il social commerce su Facebook dove gli utenti si aspettano una vera esperienza sociale.
Insomma, il social commerce richiede molto più che una proliferazione di bottoni di condivisione e di connessione. C’è bisogno di produrre una esperienza di commercio veramente nuova e che passa attorno alle persone che condividono interessi e passioni, dove la strada da fare sembra ancora lunga.
Quattro chiacchiere con Claudio Vaccaro
Quanto è importante il SEO?
Il SEO, a differenza di quanto si dice in giro, è tutt’altro che “morto”, anzi è vivo e vegeto soprattutto per gli Ecommerce. E’ fondamentale un buon posizionamento sui motori perché (a differenza degli altri canali digitali) quando l’utente effettua una ricerca su Google esprime già un bisogno, un’INTENZIONE di acquisto (pensiamo alle ricerche che effettuiamo noi stessi tutti i giorni) che dobbiamo cercare di esaudire. Siamo in grado di esaudire un bisogno quanto più posizioniamo il nostro sito su parole chiave precise e di dettaglio: essere primi per “scarpe ortopediche bianche” è sicuramente più convincente che per “scarpe”.
Quale è il ruolo dei SN in una strategia di e commerce marketing?
Un tuo parere, le aziende italiane che hanno già inserito l’ecommerce nelle loro scelte, hanno secondo te capito come approcciare il web 2.0? Lo fanno in modo strategico o tattico?
Tu comperi on line?
Quale è il tuo negozio on line preferito?
Un caffè in compagnia di Carlo Alberto Pratesi
Carlo Alberto Pratesi E’ professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Roma Tre, e con Paolo Merialdo e Augusto Coppola ha fondato Innov Action Lab un percorso formativo che insegna agli studenti universitari a lavorare in team per sviluppare un’idea di businness da presentare in modo efficace a fondi di venture capital.
Cos è Retalco?
Uno dei relatori dell’evento, Giovanni Cianferoni è il presidente di Retalco, azienda leader in Italia per quanto riguarda l’e commerce.
Ma vediamo meglio di cosa si tratta.
Analizzando il quadro economico generale, l’unica realtà in controtendenza rispetto alla crisi dilagante è quella dell’e- commerce, con un’ascesa del 43% annuo. La rete è diventata imprescindibile nella scelta di un acquisto anche quando abbiamo semplicemente bisogno di un riscontro su un qualsiasi articolo a pochi passi da casa. A dare valore aggiunto ai servizi offerti dalla rete è il continuo sviluppo delle vendite on line che trovano diverse soluzioni alle strategie off line: abbattono le barriere geografiche, raggiungono un nuovo mercato popolato da 2 miliardi di utenti, vendono 24 ore su 24 365 giorni all’anno semplificando le procedure di vendita.
Grazie a questi vantaggi sempre più imprenditori decidono di intraprendere la strada dell’ e commerce: è per questo motivo che un’azienda come Retalco, leader nel settore scende in campo affiancandoli con una uno figura nuova e unica, quella del Market Advisor.
Chi è Retalco?
Retalco nasce nel 1994, da un gruppo di ricercatori informatici per studiare la rete internet. Maturando un’importante esperienza nella realizzazione di gestionali per la grande distribuzione come nel caso di Coop e Carrefour, nel 1997 realizza Freecom, una delle piattaforme più avanzate di commercio elettronico al mondo. Ad oggi i negozi on line realizzati con piattaforma Freecom sono oltre 2.500.
Avere uno proprio punto vendita on line non è mai stato così facile: Retalco mette a disposizione dell’azienda un team di specialisti e un Market Advisor, come, figura esperta per seguire la nascente azienda on line nel suo percorso, per una valutazione della strategia migliore, definizione su misura degli aspetti contrattuali, analisi dei competitors e personalizzazione del negozio on line.
Retalco offre non solo la piattaforma e soluzioni tecnologiche on line, ma si occupa anche della logistica, dal magazzino alle spedizioni in tutto il mondo, dalla fatturazione al banking sicuro. Le aziende devono occuparsi solo della qualità e disponibilità dei prodotti.
Quindici anni di esperienza a servizio del nuovo mercato.
Una giornata in facoltà!
Questa mattina nella facoltà di economia “Federico Caffè” di Roma Tre Selena Pellegrini, ha tenuto un seminario sul web 2.0 e nello stesso tempo veniva fatto un live Twitter.
Pochi degli studenti presenti erano veramente pronti a seguire un live Twitter. Ma con grande soddisfazione durante la lezione abbiamo visto una piccola aggregazione di follower.
Questo appuntamento ha anticipato quello del 17 maggio, dove diversi esperti parleranno dell’e commerce uno dei canali più influenti del web 2.0 e come renderlo veramente eccellente attraverso delle piattaforme e delle strategie adeguate allo specifico progetto.
“E-Commerce e web marketing senza strategia sono un boomerang” (S. Pellegrini)
Social CaseHistory Forum
Domani 29 marzo, Selena Pellegrini CEO founder di The Brand Experience, azienda partner dell’Università degli Studi “Roma Tre” nell’evento Yes We – comm, nononchè una degli esperti che parleranno durante la conferenza, sarà presente al Social CaseHistory Forum a Milano.
E’ un evento nuovo nel mondo della comunicazione digitale. Il format prevede la presentazione di case history (dal brief, alla strategia, ai risultati fino alle lezioni apprese), che siano vere e proprie storie di successo.
Selena Pellegrini, basandosi sul nuovo progetto con il CNA Roma (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), spiegherà i dieci motivi per cui vale la pena investire nell’e- commerce (di eccellenza)
Da non perdere!